Molte volte incontro genitori in Studio alle prese con le difficoltà della quotidianità. Mio figlio fa un sacco di storie per dormire, per mangiare, non si vuole vestire al mattino, con le angosce dei compiti alla domenica sera ancora da fare e così via. E con i figli più grandi con i problemi degli orari, dei soldi, delle regole, degli approcci con l’altro sesso. A volte l’idea è quella di portare i figli ad “aggiustare”, qualcuno che faccia finalmente capire loro come si devono comportare.

E’ bene che i genitori comprendano che sono loro stessi la risorsa. Quando un genitore cambia il modo di affrontare una situazione, la ricaduta è generalmente molto potente, molto più di quello che può fare un terapeuta in un’ora alla settimana. Questo nella stragrande maggioranza dei casi.

Il lavoro di sostegno alla genitorialità è orientato a rendere consapevoli i genitori delle loro risorse e del fatto che le difficoltà o il disagio, che il bambino sta esprimendo con i suoi comportamenti, sono il segnale della necessità di un cambiamento evolutivo di tutta la famiglia.