Lettera aperta a chi ha un familiare con handicap e per gli operatori

L’abbiamo sognato, desiderato ed ecco che finalmente lo abbiamo tra le braccia. Un figlio. Di solito intorno c’è gioia, la voglia di festeggiare. Qualche volta intorno c’è aria di smarrimento, il medico si avvicina: “c’è un problema” e pronuncia il nome di una qualche strana sindrome di cui non avevamo mai sentito parlare.

All’inizio mi sono avvicinato al mondo della disabilità per caso. L’incontro con un docente all’università. Mi sono avvicinato solo razionalmente facendo un master di due anni su come insegnare ad una persona con un handicap mentale, quei concetti che generalmente un bambino impara senza troppa fatica nei suoi primi anni di vita. Di questo faccio la mia tesi di laurea.