Ricercatore. E’ così che chiamo chi vuole intraprendere un percorso di psicoterapia, di conoscenza di sé.

E cosa si ricerca? Un modo sano, piacevole, entusiasta di vivere la propria vita.
Molti anni fa mi raccontarono questa storia:
C’era una volta un vecchio capo indiano, che dall’alto della collina stava guardando il suo villaggio in fiamme. I soldati avevano bruciato le tende, ucciso persone ed animali e ora stavano tornando nel loro fortino. Ecco che si sente tirare la manica della tunica, è suo nipote.
“Nonno, nonno, guarda”
“Vedo” rispose il Capo
“Nonno cosa provi?”
“Sento due lupi dentro il petto che stanno combattendo”
“Nonno chi sono questi lupi?”
“Uno è il lupo della rabbia, l’odio per quelle persone che hanno fatto questo, l’altro è il lupo della comprensione, del perdono. Sono uomini come noi ma confusi, non sanno il male che hanno fatto. Ma anch’io nella mia vita ho fatto del male”
“Nonno e quale lupo vincerà?”

Il nonno prende in braccio il nipotino e guardandolo negli occhi gli dice: “vincerà il lupo a cui darò nutrimento”.

Come nelle tragedie greche, si raccontano dei fatti ma senza una risposta predefinita. Di volta in volta dovremo decidere quale lupo nutrire.

Di fronte alla frase poco carina del partner, possiamo rispondere con un sorriso o con una imprecazione. Scelte diverse avranno conseguenze diverse.

E’ il momento di nutrire un lupo diverso?

Dov’è il problema? Il problema sta nel fatto che molto spesso le nostre risposte sono “coatte”, rigide, già scritte. Iniziamo una discussione sapendo già come andrà a finire.