E’ una delle domande tipiche che faccio nei primi incontri. Non dobbiamo cambiare perché siamo sbagliati, ma perché siamo trattenuti. Il bambino che viene al mondo ha al suo interno tutte le possibilità. In ciascuno di noi abita sia il Santo sia l’Assassino e sono le condizioni che abbiamo trovato, soprattutto nei primi anni di vita, a influenzare le nostre scelte. E’ prevalentemente da bambini che la nostra curiosità si incontra con la necessità di sopravvivere. I bambini si fanno già quelle domande esistenziali che i filosofi si fanno da migliaia di anni: io chi sono, gli altri come sono, cosa devo fare per sopravvivere in questo mondo. Si costruiscono una mappa del mondo che li aiuterà (all’inizio) a muoversi, a sapere fino a dove possono spingersi, a cosa fare per avere l’amore dei genitori, per essere accolti. Posso manifestare quello che sento o dovrò compiacere qualcuno per avere le sue attenzioni? Dovrò essere perfetto per essere amato? Posso esprimere i miei sentimenti e emozioni? Posso pensare con la mia testa?
Diamo da piccoli queste risposte e poi le riteniamo valide per tutta la vita. Ci dimentichiamo di scaricare gli aggiornamenti.
Un percorso di psicoterapia è un percorso di ricerca. E’ la costruzione di una nuova mappa che ci vede nel mondo come persone adulte e capaci. Capaci di scegliere per il nostro bene.
Capaci, in ogni momento, di saper scegliere quale lupo nutrire.
Buona ricerca