I temi dei conflitti che una coppia incontra nel suo cammino, possono essere raggruppati in queste categorie:

  • Educazione dei figli
  • Rapporti con le rispettive famiglie d’origine
  • Sesso
  • Soldi
  • Incombenze domestiche
  • Stress esterni, soprattutto quelli derivanti dal lavoro.

Le coppie sane non sono quelle che non hanno questi conflitti (tutti dobbiamo confrontarci quotidianamente con queste tematiche) ma quelle che hanno trovato un modo sano di affrontare questi problemi. E’ qui che molti si arenano. Nelle coppie conflittuali c’è la tendenza a discutere e litigare per gli stessi motivi. Nello stesso modo. E con gli stessi esiti negativi. Come una mosca che continua a sbattere contro il vetro della finestra nella speranza che questa volta riuscirà ad uscire. La frustrazione che ne deriva diviene terreno fertile per quelli che John Gottman, psicologo americano che ha particolarmente studiato i comportamenti di coppia, ha chiamato “i 4 cavalieri dell’apocalisse”. Chi sono?

  • La critica. E’ un attacco alla persona. Tu hai (o non hai…) detto … (fatto) …. E allora tu! Ieri hai detto … (fatto). E già, perché di fronte ad un attacco, in natura esistono solo due risposte: o il contrattacco o la fuga. In nessun caso si affronta (e quindi si risolve) il problema.
  • Il disprezzo. Il gioco si fa più duro. Lottiamo per la posizione di dominio e per farlo dobbiamo abbassare l’altro. Come? Facile. Disprezziamo quello che l’altro è, dice o fa.  Utilizziamo il sarcasmo, il cinismo, l’ironia, l’umiliazione per assoggettare l’altro. E’ una delle modalità più pericolose nel rapporto di coppia. Un veleno che si insinua nell’ organismo e che rende difficile, ma molto difficile un reinvestimento nel rapporto. Come facciamo ad amare chi disprezziamo? E come facciamo ad avvicinarci a chi ci disprezza?
  • Atteggiamento difensivo. Di fronte ad un attacco, cominciamo a giustificarci, a dare spiegazioni, a dire che le cose non sono proprio così. E’ un modo indiretto per rimproverare l’altro, per dirgli: “vedi, non sono io il problema, sei tu che non capisci”. Ma a questo punto difficilmente l’altro arretra o chiede scusa. Il solco diviene sempre più profondo.
  • Ritiro, ostruzionismo. Se siamo continuamente sottoposti a critiche, sarcasmi, può sembrare più facile isolarci. C’è chi diviene un muro di gomma. Lei urla rimproveri e lui sta zitto a lavorare al computer. La coppia non esiste più.

Qualcuno si riconosce in questi atteggiamenti?